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Domande e Risposte frequenti

 

In questa sezione trovi le risposte alle domande più frequenti, e alcune video pillole per iniziare a comprendere cosa sono la Legge Naturale e gli altri ordinamenti giuridici, le dinamiche del sistema, i suoi trucchi e le possibili soluzioni.

Come si distingue un percorso “corretto” da un altro?
La Legale Rappresentanza è una trappola del sistema che ti sottomette al sistema. LR non può fare l’amministrazione del trust. A detto di un Magistrato, risulta come atto sovversivo e vilipendio. La follia è voler trasformare un documento di autocertificazione (legge 445 Bassanini) attraverso una legge di sistema. Nel dichiarare che sei libero da una situazione, in realtà ti sottometti al sistema che ti permette di farlo. E poi c’è l’assurdo di definire l’autocertificazione come LR di se stesso, come un Trust (definito come trust vivente) e non è possibile farlo. Il trust OPPT è stato chiuso nel marzo 2013 e non è modificabile da nessuno, e questo è un limite.
Il sistema non farà qualcosa per bloccare chi ha scelto di autodeterminarsi?

Il sistema è totalmente incapace di bloccare questa energia. Il sistema è capace di riconoscere come nemico un movimento, un partito, un’eggregora, ma chi agisce individualmente non è visto come nemico.

Come superare le resistenze?

Il discorso fondamentale è che io mi pongo sopra gli altri diritti perché sono in Sacra Legge Naturale, che è l’origine di tutti gli ordinamenti giuridici successivi, a partire dal codice di Hammurabi, fino ad arrivare ad oggi. Avendo questa posizione, io mi rivolgo esclusivamente a quelli di rango elevato, dentro al sistema, vale a dire i ministri e i magistrati, coloro che sono al corrente di come stanno le cose. Scendendo di livelli, gli individui sono sempre meno al corrente della situazione, quindi di fronte a qualcosa che per loro è inusuale, la risposta immediata è: “no, non si può fare”. Tante scuse e poche leggi. Invece occorre dare una comunicazione al giusto livello, nessuno risponde perché non è in grado di farlo dal punto di vista legale, perciò si prosegue sulla base di qualcosa che diventa assodato e rispettato.

Che differenza c’è tra persona fisica e essere umano?

C’è una scaletta giuridica in cui il soggetto giuridico è il sottomesso per legge, e questa è la condizione più bassa, che riguarda non un esistente in vita ma un artefatto. Più o meno lo stesso discorso vale per la persona fisica e per il soggetto giuridico (quest’ultimo riguarda più la parte lavorativa) che sono sempre situazioni che non fanno nessun riferimento al vivente, quindi sono degli artefatti che vengono utilizzati per creare confusione tra la verità confermata dalla realtà, e la scena giuridica che viene creata per poterci sottomettere. Salendo di livello, nello scenario internazionale, troviamo un’altra finzione, che è la persona umana, che possiede la qualità di personalità giuridica, secondo quanto è stato indicato attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948, all’articolo 6 che è esclusivamente dedicato a questo. La stessa cosa è recepita nella legge italiana attraverso la legge 881 del 1977, e la si trova in parte terza articolo 16.
E’ una legge dello Stato il fatto che ad ogni individuo deve avere riconosciuta la qualità di personalità giuridica, quindi il suo valore internazionale, in ogni momento. Questo è scritto, ma non viene mai ottemperato, quindi si può impugnare, conoscendo come stanno le cose. Proseguendo, allo stesso livello c’è anche l’essere umano, che viene indicato come tale, ma si tratta di un’altra finzione che viene utilizzata per allontanarci dalla verità. Ancora più sopra c’è la dizione uomo, che vale anche per le donne perché è un’indicazione di specie e non di genere, e questa è la parte più elevata, si fa riferimento finalmente ad un essere vivente, e che non è contemplato da nessun ordinamento giuridico per un motivo molto semplice: nessuna finzione giuridica può determinare imposizioni nei confronti del vivente. Questo fatto è definito anche da alcune sentenze di fine ‘700 in Common Law. Nessuno ha giurisdizione sull’Uomo, la follia è pensare che altri uomini possano avere giurisdizione per delle cose scritte, su qualcuno che non dà il suo consenso. Questa è l’applicazione di quello che viene chiamato Diritto Negativo, che in parole semplici significa: come io non posso imporre niente a te, voglio che tu non imponga niente a me. Questo è in contrasto con il Diritto Positivo (impositivo) che genera la superiorità di alcuni sugli altri, e che si applica solamente quando io do il mio consenso a qualcuno in maniera diretta, con dei contratti reali, sottoscritti in umido – vale a dire con un sistema di autografi contemporaneo – dopo aver discusso la portata del contratto che viene fatto.

Siamo obbligati a dover utilizzare ancora i loro documenti, in caso di necessità? Ad esempio per viaggiare, per guidare…
E’ tutta una questione legata alla consuetudine. La cosa fondamentale è il fatto di avere una conoscenza sufficiente per poter affrontare chi è ferrato in materia. E’ sufficiente dialogare di qual è la situazione di fatto e di dove ci sono errori di sistema, prospettando un miglioramento delle situazioni.